Meloni in visita nelle Marche. Il governo sbarca ad Ancona: “Ecco il futuro della Regione”

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Meloni in visita nelle Marche. Il governo sbarca ad Ancona: “Ecco il futuro della Regione”

Meloni in visita nelle Marche. Il governo sbarca ad Ancona: “Ecco il futuro della Regione”

Ancona, 4 agosto 2025 – Per misurare il peso specifico del voto di settembre nelle Marche – il nuovo Ohio d’Italia nel filotto delle regionali d’autunno – basta e avanza l’arrivo della ’triplice’ del centrodestra di governo oggi nel capoluogo, dopo l’andirivieni di ministri, sottosegretari e parlamentari di prima fila dell’uno e dell’altro campo. Alle 10.30, all’auditorium Orfeo Tamburi della Mole Vanvitelliana, con il governatore Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia, che corre per il bis nella regione strappata cinque anni fa al centrosinistra, ci saranno i massimi rappresentanti del governo: la premier Giorgia Meloni e i due vicepremier, l’azzurro Antonio Tajani e in videocollegamento dal Mit (ministero delle infrastrutture e dei trasporti) il leghista Matteo Salvini. Oggetto: incontro istituzionale – aperto, ma a invito – di presentazione degli interventi del governo per lo sviluppo delle Marche. Svolgimento: l’investitura (implicita) in grande stile del delfino Francesco Acquaroli nella regione che il centrodestra ha eretto a “modello di governo” (e alleanze) e non vuole neanche rischiare di perdere nell’ostica campagna di avvicinamento all’appuntamento con gli elettori, il 28 e 29 settembre.

“Presenteremo ciò che il governo ha fatto, ma soprattutto quello che sta per fare per questa regione così importante, una regione industriale, una regione che non è sempre stata valorizzata come dove si doveva”, ha ribadito ieri Tajani a margine degli Stati generali del Mezzogiorno di Forza Italia, salvo poi pronosticare una doppia vittoria, nelle Marche e in Calabria, con gli uscenti Acquaroli e Occhiuto (quest’ultimo si dimetterà dopo l’avviso di garanzia, per poi ricandidarsi).

La premier, dicevamo. Giorgia Meloni torna nelle Marche a poco meno di due anni (era il 28 ottobre 2023) dalla firma dell’accordo di coesione tra governo e Regione Marche ad Acqualagna, paese natale di Enrico Mattei, e ad Ancona a quasi tre (23 agosto 2022) dal comizio davanti a duemila persone in piazza Roma con il quale aprì la travolgente (e fortunata) campagna elettorale per le politiche, al fianco il fedelissimo Acquaroli. Arriverà in elicottero al porto di Ancona, per poi raggiungere l’auditorium della Mole Vanvitelliana. In platea (su invito) i sindaci delle Marche, ma anche rappresentanti istituzionali, parlamentari, associazioni di categoria, sindacati.

L’agenda è serrata. Alle 12 infatti, dopo l’incontro nel capoluogo, la premier si sposterà a Cessapalombo, nell’entroterra maceratese, per l’avvio del primo cantiere della Pedemontana sud delle Marche, i lavori del primo intervento di miglioramento del tracciato tra Belforte del Chienti (Macerata) e Mozzano, in provincia di Ascoli. Il cantiere riguarda un tratto di 1,7 chilometri della SS502 “di Cingoli”. Con lei, oltre al governatore Acquaroli, l’ad di Anas, Claudio Andrea Gemme, il presidente Giuseppe Pecoraro, il soggetto attuatore del piano di ripristino della viabilità post sisma, Fulvio Maria Soccodato, e autorità locali.

Intanto emergono dettagli sulla Pelikan Clean River, l’imbarcazione scelta dall’eurodem Matteo Ricci, candidato del centrosinistra, per le iniziative elettorali sulle spiagge. La barca, progettata per raccogliere la plastica in mare e gestita dalla società Garbage srl di Ancona, nel 2024 ha ottenuto un finanziamento regionale di 152mila euro, di cui una parte già liquidata, con un bando pubblico. Nulla di illegale, sia chiaro. Ma il dato è quantomeno curioso: la Pelikan, sostenuta economicamente dalla Regione di centrodestra, si è trasformata nel mezzo su cui naviga la campagna elettorale dello sfidante di Acquaroli, Ricci. Un dettaglio che per lui rischia di trasformarsi in un’arma retorica nelle mani degli avversari politici.

Il progetto Pelikan, nato con finalità ambientali, ha operato anche lungo la costa marchigiana, raccogliendo rifiuti galleggianti e presentandosi come simbolo di sostenibilità e innovazione. Una missione nobile che, in piena campagna, si è inevitabilmente intrecciata con le esigenze mediatiche del candidato del centrosinistra, fotografato a bordo dell’imbarcazione in diversi appuntamenti pubblici. E così la Pelikan, nata per dragare plastica, rischia ora di agitare acque politiche già turbolente.

İl Resto Del Carlino

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